Scafati. Blocco pensioni Geset, aumentano le rate per la dilazione del debito - Le Cronache
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Scafati. Blocco pensioni Geset, aumentano le rate per la dilazione del debito

Scafati. Blocco pensioni Geset, aumentano le rate per la dilazione del debito

Di Adriano Falanga

La Geset blocca le pensioni dei suoi debitori, lasciando nuclei monoreddito privi di sostentamento. Cronache lo ha denunciato domenica scorsa, attraverso l’allarme lanciato da Luca Celiberti, componente di Scafati Solidale ed ex presidente della commissione Bilancio. L’amministrazione a guida Aliberti raccoglie l’appello e porterà già la settimana prossima, in consiglio comunale, la risposta. Una modifica al regolamento generale delle entrate vigente e l’esclusione della dilazione per i crediti oggetto di ingiunzione ed esecuzione, prevedendo un piano di dilazione notevolmente più alto e la possibilità di dilazionare anche i debiti oggetto di esecuzione. La proposta è firmata dai consiglieri di maggioranza Alfonso Pisacane, Brigida Marra e Teresa Formisano. “Bisogna limitare le azioni esecutive e consentire ai contribuenti una maggiore possibilità di dilazione” fa presente la Marra, mentre secondo Alfonso Pisacane: “Non potendo muovere il credito da recuperare, per ottenerlo la nostra proposta è di dilazionarlo, in modo anche da rendere più agevole l’estinzione del debito da parte delle persone in difficoltà economica”. Teresa Formisano aggiunge: “il tetto massimo previsto per la dilazione è di 20 rate, noi vogliamo innalzarlo a 60, dando così modo a tutti di poter pagare in piccole rate”. Soddisfatto anche Celiberti, che mette il suo “cappello” sull’operazione: “una vittoria morale, di giustizia sociale, di equilibrio amministrativo, in un periodo come quello attuale di enorme crisi e di difficoltà per le famiglie italiane. Prendo atto della sensibilità e della celerità dell’attuale maggioranza nel recepire le istanze dei numerosi cittadini coinvolti e dei quali, mi sono fatto umilmente portavoce”. Celiberti auspica interventi anche riguardo alla Gori: “La quale dopo feroci distacchi di contatori, illegittime cartelle pregresse e recenti fughe dai comuni nei quali è società debitrice ed inadempiente, non può più essere asettica rappresentante dei poteri forti, ma dovrà anch’essa piegarsi alla manifesta volontà pubblica dei cittadini, in questo caso scafatesi. Referendum docet”.