Scafati. In vendita la sede del vecchio liceo, mentre il nuovo ha una crisi d'aule - Le Cronache
Attualità Provincia Agro Nocerino Sarnese scafati

Scafati. In vendita la sede del vecchio liceo, mentre il nuovo ha una crisi d’aule

Scafati. In vendita la sede del vecchio liceo, mentre il nuovo ha una crisi d’aule

Di Adriano Falanga

Il liceo Caccioppoli com’è oramai noto da tempo, è in crisi di aule. Gli studenti sono costretti a fare rotazione tra le sede centrale di via Niglio, e la succursale ospitata in locali in affitto in via Sant’Antonio Abate. Locali neanche idonei, perché formano un unico corpo con un’industria conserviera, e versano in cattivo stato di manutenzione. Pochi giorni fa Cronache aveva documentato infiltrazioni d’acqua piovana durante le lezioni. Non solo, la carenza di aule fa sì che alcune classi della sede centrale si ritrovino a fare lezione nell’aula magna e nella biblioteca. Più volte l’Ente Provincia di Salerno, proprietaria e competente sulla struttura scolastica, ha cercato nuovi locali da locare per la succursale. Una ricerca che stava concretizzandosi nel forte interessamento al progetto che un imprenditore privato aveva proposto: realizzare un nuovo liceo in prossimità del suo opificio industriale a San Pietro. Un’idea però bocciata dall’amministrazione guidata da Pasquale Aliberti, per due motivi, uno ufficiale: “le scuole le costruisce lo Stato, non il privato per i suoi interessi”, e uno ufficioso: l’imprenditore in questione è politicamente distante dal primo cittadino. A nulla sono valse le altre proposte per l’individuazione di nuove aule, come ad esempio poter usare il vecchio ospedale, dove già in passato era ospitato l’Itis Pacinotti. Una struttura disponibile, e logisticamente comoda, essendo situata vicino alla fermata della Circumvesuviana ed a poco meno di un km dalla sede centrale. Nel frattempo, la Provincia però decide di vendere lo stabile che ha ospitato negli anni indietro il liceo scientifico.

1-vecchio liceo (2)La struttura abbandonata da anni, è situata in via Martiri D’Ungheria, traversa Silvio Pellico. Fu realizzata alla fine degli anni settanta e consta in un seminterrato, piano rialzato, primo, secondo e terzo piano. Con il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015-2017, l’ente guidato oggi dal sindaco di Sarno Giuseppe Canfora decide di vendere il secondo e terzo piano, dopo che un noto studio privato scafatese ha formulato una proposta d’acquisto. Il valore di ogni singolo piano è stimato in soli 200 mila euro (come riporta il piano delle alienazioni) ed è composto da due appartamenti più terrazzi ognuno dei quali pari a circa 140 mq di superficie. Un totale di 560 mq, da cui, volendo, potrebbero ricavarsi dieci studi professionali da 56 mq cadauno. Non male, per chi compra. Attualmente lo stabile deve essere ristrutturato. Per l’affitto della succursale in via Sant’Antonio Abate vengono sborsati quasi 90 mila euro l’anno. Non male anche questa volta, per chi fitta. Tornando all’edificio di traversa Pellico, il primo piano, secondo la volontà dell’amministrazione provinciale, è destinato alla realizzazione di uffici pubblici, tra cui il Centro per l’Impiego, attualmente locato in uno stabile privato in via Terze, e per cui il Comune di Scafati si accolla (nonostante non gli è dovuto) l’affitto: oltre 52 mila euro l’anno. Per poter vendere l’ex liceo occorre però cambiare il cambio di destinazione d’uso della struttura, da edificio scolastico e uffici pubblici e privati. Un cambio che solo il consiglio comunale può ratificare. Pronta già la proposta di deliberazione preparata dall’ufficio Urbanistica guidato dal dirigente Nicola Fienga e controfirmata dall’assessore Nicola Acanfora. Da prime indiscrezioni sembra che la commissione consiliare preposta sia indirizzata a votare contr, perché non convinta di alcuni aspetti della trattativa, che potrebbe favorire i privati, o meglio un privato. Sulla questione l’assessore Acanfora è vago: “Voteremo valutando l’interesse primario della città. Se l’operazione va in questo senso voteremo si, altrimenti ognuno voterà secondo coscienza”.