Scafati. Reddito minimo comunale, pressing del M5S - Le Cronache
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Scafati. Reddito minimo comunale, pressing del M5S

Scafati. Reddito minimo comunale, pressing del M5S

Di Adriano Falanga

Reddito di cittadinanza, il M5S continua a portare avanti la sua proposta e ne parlerà con il senatore Sergio Puglia e il consigliere regionale Luigi Cirillo. L’incontro si terrà sabato 12 marzo ore 17:30 presso la sala consiliare della Biblioteca Morlicchio. “Nella provincia di Salerno, secondo l’Istat, su 158 comuni, Scafati si attesta al 47^ posto con una percentuale di disoccupazione del 18,6%, numeri esorbitanti considerando il numero di abitanti in età lavorativa – spiegano gli attivisti di Scafati in Movimento – Il dato di Scafati supera inoltre la media della provincia di Salerno che si attesta sul 17,3%. Come dimostrano i dati appena citati, la crisi economica e sociale è fortemente presente nei territori del Sud ed impone ai Comuni di intervenire per ridurre i disagi economici e sociali della cittadinanza. Riteniamo giusto inoltre che cittadini facenti richiesta del reddito, si adoperino per la propria città rendendosi disponibili ai servizi di cui necessita il comune e tramite i centri per l'impiego trovare un adeguato lavoro. Le coperture economiche possono essere individuate effettuando gli opportuni tagli individuabili nei tanti sprechi presenti nella gestione politica in generale, iniziando dai comuni per finire al massimo organo di governo”. Tagli agli stipendi dei dirigenti e delle principali cariche istituzionali, attenzione all’ambiente e alle risorse energetiche sono tra i punti dove recuperare fondi, secondo il Meetup locale del M5S. “Chiediamo dunque all’amministrazione di prendere in esame la misura del reddito minimo comunale come hanno fatto altri comuni italiani al fine di combattere concretamente il dramma della disoccupazione a Scafati. Siamo aperti ad ogni sorta di dialogo con chiunque avrà la coscienza e la volontà di lavorare all’applicazione del reddito minimo comunale anche nella città di Scafati” concludono gli attivisti.