S. Marzano. E Franco Grimaldi si scaglia contro tutti. «Non si parla delle cose da fare» - Le Cronache
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S. Marzano. E Franco Grimaldi si scaglia contro tutti. «Non si parla delle cose da fare»

S. Marzano. E Franco Grimaldi si scaglia contro tutti. «Non si parla delle cose da fare»

Nella controversa vicenda elettorale marzanese si inserisce l’ex sindaco Franco Grimaldi (nel riquadro). Il centrista ammonisce duramente l’atteggiamento delle parti politiche in campo non su come si stia trattando il ricorso elettorale ma, piuttosto, sul reale stato del territorio marzanese.
«Con tutte le difficoltà che i Comuni ed in particolar modo quelli del Mezzogiorno vivono in questi anni è inaccettabile che a San Marzano si continui a battagliare per raggiungere a tutti i costi ed in tutti i modi il sindacato senza che nessuno parli delle “cose fatte” e soprattutto delle tante “cose da fare” – afferma l’ex sindaco Grimaldi – Questo paese ha bisogno di pianificare azioni concrete tese a sviluppare il sociale e la cultura che saranno volano, a loro volta, anche di una ripresa economica. Bisogna riprogettare tutte le politiche afferenti alle competenze comunali, ormai ferme da 7 anni». Non mancano soprattutto i riferimento alle sue consiliature e Grimaldi ricorda anche il clima generato dalle azioni di Cosimo Annunziata per destabilizzare il governo del centrista «Volantini offensivi e politicamente scorretti venivano distribuiti in ogni dove rappresentando una realtà inverosimile – continua Grimaldi – nessuno politico ne dirigente delle mie consiliature ha mai ricevuto misure cautelari per fatti relativi agli “affari comunali”».
E sulla vicenda dei ricorsi e controricorsi elettorali, fa sapere  «I cittadini sono stufi di stare ad assistere alle tarantelle senza che il paese possa ricevere una risposta in termini di migliori servizi, migliore viabilità, più qualità di vita. Vorrei dire ai miei concittadini di riflettere bene su tutto ciò che è accaduto e sta accadendo in questi anni» Infine, l’ex fedelissimo di Mastella scende in un particolare che farà certamente discutere nelle prossime ore «Si sta consentendo con l’adozione del Puc con una modifica del lotto minimo agricolo di mille metriquqdrati del vecchio Prg agli 11mila previsti dal Puc di Cosimo Annunziata senza che nessuno, ne maggioranza ne opposizione, dicesse nulla. Cosi il paese muore» tuona Grimaldi.

Raimondo
Aufiero