Nocera S. Omicidio Lordi, diminuite in appello. - Le Cronache
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Nocera S. Omicidio Lordi, diminuite in appello.

Nocera S. Omicidio Lordi, diminuite in appello.

Nocera Superiore. Omicidio di Bruno Lordi: ridotta in appello le pene per entrambi i Serino, padre e figlio. Ieri pomeriggio, al termine dell’udienza per il giudizio di secondo grado, seguito al giudizio abbreviato davanti al gup Palo Valiante del tribunale di Nocera Inferiore.
Mentre in primo grado, lo scorso luglio erano stati condannati il 54enne Mario Serino a 11 anni di reclusione e il 33enne figlio Carmine a 12 anni, in appello al padre è stata riconosciuta la diminuente del concorso anomalo e la pena è stata ricalcolata in otto anni di carcere e per il figlio la condanna è scesa a 9 anni e 8 mesi.
Lordi fu colpito il 26 dicembre del 2014 da Carmine Serino con una bombola del gas alla testa, con il concorso del padre Mario: la 45enne vittima nocerina morì l’11 gennaio dello scorso anno, dopo ben 16 giorni di disperate cure mediche per salvargli la vita.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stata una perquisizione domiciliare ai danni dei Serino eseguita poche ore prima dell’omicidio, da parte dei carabinieri e della guardia di finanza la causa del litigio.
I militari erano stati avvertiti della presenza di fuochi di artificio illegali nell’abitazione dei Serino in via Uscioli a Nocera Superiore. Alla fine del sopralluogo i carabinieri e i finanzieri non trovarono nulla. A sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine nel pomeriggio del 26 dicembre scorso era stato lo stesso Lordi. Questa ennesima azione negativa del 45enne nocerino avrebbe innescato la barbara reazione degli esasperati Serino che, verso le 19 del giorno di Santo Stefano, avrebbero raggiunto davanti casa la vittima che stava cenando con la compagna, e avrebbero colpito al capo con una bombola del gas, dopo una violenta lite. Portato in ospedale a Nocera Inferiore, Lordi si era aggravato domenica 4 gennaio ed era entrato in coma, la morte sopraggiunse dopo 16 giorni di agonia.
I due imputati sono stati condannati anche al pagamento di una provvisionale di 10mila euro per ciascuna delle parti civili costituite, rappresentate dagli avvocati Francesco Paolo rappresentate dagli avvocati Francesco Paolo laudisio e Pietro Pasquali. audisio e Pietro Pasquali.