Scafati. Anac, "due pesi e due misure". Aliberti all'attacco, ma...dimentica Ametrano - Le Cronache
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Scafati. Anac, “due pesi e due misure”. Aliberti all’attacco, ma…dimentica Ametrano

Scafati. Anac, “due pesi e due misure”. Aliberti all’attacco, ma…dimentica Ametrano

Di Adriano Falanga

L’esposto presentato dall’opposizione all’Anac, oltre ai cda di Scafati Solidale e Scafati Sviluppo, presentava altre due nomine ritenute illegittime: Andrea Inserra e Martino Melchionda al Consorzio delle Farmacie. Nomine che contrariamente alle altre, sono state deliberate come legittime da Raffaele Cantone. “La nota dichiara incompatibile Andrea Granata con la carica di Presidente di Scafati Solidale, organismo puramente di indirizzo e non di gestione a differenza di quanto da altri è stato rappresentato – così Pasquale Aliberti – La stessa nota, invece, dichiara la nomina del sindaco Melchionda e di Andrea Inserra compatibili e regolari con la carica di Presidente delle Farmacie. Una posizione quella dell’Anac che ci coglie di sorpresa negli aspetti positivi e negativi anche perché sulla stessa materia si era già espressa negativamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri su segnalazione dell’opposizione. A dimostrazione che “l’incompatibilità” è un argomento in piena evoluzione sul piano dell’interpretazione”. Aliberti spiega anche che la segnalazione dell’Anac è arrivata “dopo il mio azzeramento delle cariche”, come a voler chiarire di non essere responsabile delle sanzioni previste dal decreto 39/2013, che dice: “i componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati e non possono per tre mesi conferire gli incarichi di loro competenza”. Nessuna limitazione nel conferire nuovi incarichi dunque, secondo la spiegazione fornita dal primo cittadino, che conferma la volontà di cambiare i vertici dell’Istituzione: “ringrazio quanti hanno collaborato con il Comune a Scafati Solidale a titolo quasi del tutto gratuito, in attesa di chiarire e approfondire con l’Anac in quali termini è stata realmente concepita la struttura di Scafati Solidale e tenendo anche presente che Cantone e l’Anac, per situazioni similari inviò all’Ente in data luglio 2015, una nota nella quale comunicava la chiusura dell’istruttoria relativa alle situazioni di inconferibilità/incompatibilità a carico di alcuni consiglieri comunali”.

Il primo cittadino non fa nessun cenno all’altra nomina dichiarata illegittima, quella di Mario Ametrano, amministratore delegato della Scafati Sviluppo, vero interlocutore con la banca erogatrice del mutuo che dovrebbe permettere la prosecuzione del progetto di riqualificazione Ex Copmes. L’istituto di credito negli ultimi mesi ha rallentato il “portafogli”, di fatto fermando la cessione dei primi capannoni realizzati. La notizia della revoca dell’incarico ad Ametrano potrebbe essere “pericolosa”. Una circostanza però smentita dagli ambienti della società di trasformazione urbana con socio unico il Comune di Scafati. Sembra infatti che i vertici aziendali abbiano trovato un accordo (l’ennesimo) con l’impresa appaltatrice e la banca sia nell’imminenza di sbloccare i fondi. Tutto dovrebbe accadere nei prossimi giorni. Da chiarire anche la modalità con cui il sindaco ha proceduto all’azzeramento del cda di Scafati Solidale, visto che il componente Luca Celiberti ha ammesso di aver ricevuto soltanto una lettera di “ringraziamento per il lavoro svolto e per il raggiungimento di importanti risultati”. Celiberti ha sollevato una mezza polemica, ribadendo di essere ancora in attesa di chiarimenti politici e specificando che quella missiva di fine anno non poteva essere intesa come revoca dell’incarico. Lo Statuto infatti specifica che il Cda può essere mandato via solo dietro opportuna e motivata spiegazione, e un ringraziamento per “i risultati importanti ottenuti” non può certo legittimare una revoca.