Scafati. Canale Bottaro in via Zara, la vergogna di Scafati - Le Cronache
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Scafati. Canale Bottaro in via Zara, la vergogna di Scafati

Scafati. Canale Bottaro in via Zara, la vergogna di Scafati

Di Adriano Falanga

“Nel mezzo del cammin (…) mi ritrovai per una selva oscura” recitava Dante Alighieri. Probabilmente stava attraversando Via Zara e s’imbatté nel canale Bottaro. Laddove una volta scorreva il fiume Sarno, e in esso navigavano le lontre, oggi girano topi, serpenti, zanzare e ogni genere di rifiuto. E’ una bomba ecologica, che ha trasformato lo storico canale della piccola Venezia che fu, in una discarica a cielo aperto. Sul piede di guerra i residenti, tra petizioni e proteste il disagio e il degrado continuano ad avanzare. Nel vecchio letto del Bottaro, oggi chiuso per il blocco dei lavori di risanamento cominciati dal generale Jucci ma fermati quando si scoprì che i sedimi erano fortemente inquinati, è spuntata una vegetazione che arriva ai piani terreni delle abitazioni. La pulizia del canale è competenza del Consorzio di Bonifica, l’ultima volta che ha “potato la selva” ad Aprile 2014. Si era in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale e nella centralissima Piazza Vittorio Veneto arrivarono le telecamere di Rai3 per uno speciale sulla città di Scafati. In quel frangente, qualcuno si premunì di sollecitare il consorzio a dare una ripulita.

1-ponte-piazza-2“Questa volta non bastano più i comunicati stampa atti a denunciare il grave stato di inquinamento igienico-sanitario ed ambientale in cui versano i canali Fienga e Bottaro che attraversano il pieno centro abitato di Scafati – l’intervento di Cristoforo Salvati – insieme ad altri cittadini di via Zara, intendiamo presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore e al Comando carabinieri Noe di Salerno per valutare l’esistenza di condotte commissive ed omissive degli enti ed autorità preposti”. Basta con lo scaricabarile sostiene il capogruppo di Fdi, bisogna capire chi eventualmente ha delle responsabilità su tutto. “Si tratta di una iniziativa che intendo sostenere come battaglia civica di interesse generale attraverso una raccolta firme” promette Salvati. E’ triste davvero constatare il lassismo e la scarsa attenzione che sia l’amministrazione comunale che il mondo politico riservano alla questione. Il degrado è pienamente visibile, uno schifo sotto gli occhi di tutti, quasi a voler essere un immeritato biglietto da visita della città, considerata l’isola tiberina nata proprio sotto le finestre del Municipio, in pieno centro città. E l’inciviltà diffusa di alcuni non aiuta certo. Non bastano i comunicati stampa o i protocolli istituzionali, su questo ha ragione Salvati, bisogna denunciare, affinché siano individuati i responsabili di tale scempio, che non rende certo onore alla città. A luglio scorso sembrava che si potesse intervenire direttamente sulla pulizia dei canali, stando a quanto dichiarava la consigliera delegata all’Ambiente, Daniela Ugliano: “si è palesata la possibilità per i Comuni che insistono nell’area, di concerto con il Consorzio di Bonifica, di presentare progetti di manutenzione ordinaria del Fiume che, con i nuovi POR 2014/2020, potrebbero essere oggetto di finanziamento da parte della Regione Campania”. La città attende ancora risposte.

Ieri
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oggi
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