Scafati. Vigilanza immobili comunali, approvato il capitolato d'appalto per la nuova gara, scaduta 4 anni fa - Le Cronache
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Scafati. Vigilanza immobili comunali, approvato il capitolato d’appalto per la nuova gara, scaduta 4 anni fa

Scafati. Vigilanza immobili comunali, approvato il capitolato d’appalto per la nuova gara, scaduta 4 anni fa

Di Adriano Falanga

Sorveglianza degli immobili comunali, dopo oltre quattro anni di proroghe su proroghe, sembra essere in dirittura d’arrivo l’indizione di nuova gara d’appalto. Il settore Polizia Municipale guidato dal maggiore Alfredo D’Ambruoso ha infatti approvato il nuovo capitolato d’appalto. La previsione di spesa è di 300 mila euro per tre anni, importo comprensivo di iva, ed oneri vari. Il servizio è oggi coperto dall’istituto di vigilanza La Torre srl di Scafati in Ati con l’Europolis srl di Castel San Giorgio. Le due società di guardia privata si sono costituite in Ati nel luglio 2009 quando si aggiudicarono il servizio di vigilanza degli immobili comunali per due anni, dietro corrispettivo di 115.500 euro oltre iva. Nel vecchio progetto tecnico allegato all’offerta con la quale gli istituti La Torre e l’Europolis si aggiudicarono la gara venivano garantiti una serie di servizi di sorveglianza per dodici immobili comunali, e tutti dovevano essere coperti da sistema di allarme collegato alla centrale operativa. Nello specifico i seguenti immobili: Autoparco di via Budi, Palazzetto dello Sport, Palamangano, ex ufficio anagrafe, uffici ex Acse, centro sociale Mariconda, Villa Comunale e centro anziani, centro sociale Santa Maria delle Grazie, scuola ex asilo nido, scuola materna traversa Schettini, Palazzo Comunale, Ex Manifattura Tabacchi oggi sede di uffici comunali. La necessità di espletare nuovo bando nasce anche perché dal 2009 ad oggi molte cose sono cambiate. Non esiste più il Palazzetto dello Sport, demolito per fare spazio all’erigendo Polo Scolastico mentre il vecchio ufficio anagrafe oggi ospita la Geset spa. Non esiste più anche l’ex nido di via Oberdan. Qualcuno avrà pensato: magari queste strutture sono state “tacitamente” sostituite dall’acquisizione dell’ex Polverificio Borbonico, oppure dalla recente costruzione del centro sociale di San Pietro. Niente affatto, è vero che nelle determine di pagamento l’ufficio di Polizia Municipale preposto fa riferimento alla convenzione scaduta, ma paga importi aggiuntivi rispetto agli 80mila euro stabiliti. Insomma, meno strutture, più costi. Da qui la necessità di indire nuovo capitolato d’appalto e nuova gara.