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Home Provincia Agro Nocerino Sarnese

Agro/Vesuviano. Acqua: illegittime le richieste per le partite pregresse ante 2012. Le reazioni

Tommaso D'Angelo by Tommaso D'Angelo
18 Ottobre 2015
in Agro Nocerino Sarnese, Attualità, scafati
Reading Time: 3 mins read
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Guasto improvviso ad una condotta del Cerasuolo: sospensione idrica a Faiano
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Illegittime le “partite pregresse ante 2012”, arriva la sentenza del Tar di Napoli che mette (per ora) la parola fine alla lunga questione che ha tenuto banco l’anno scorso. Le partite pregresse sono somme, pari a 122 milioni di euro, che la società di gestione del Servizio Idrico dell’ATO3 sarnese-vesuviano sta chiedendo agli utenti in riferimento al periodo 2006-2011.
I comitati civici, insieme all’associazione Federconsumatori e le amministrazioni comunali di Angri, Casalnuovo e Nocera Inferiore, hanno impugnato gli atti che hanno prodotto le “partite pregresse”, coadiuvati dagli avvocati Giuseppe Grauso e Francesco Miani.
Il Tar, con una lunga e articolata sentenza, accoglie in pieno tutte le obiezioni sollevate rispetto alla illegittimità degli atti posti in essere dal Commissario Straordinario di Ato3. Inoltre viene censurato il ruolo del Commissario, che dovendo solo gestire l’ordinarietà per un periodo di sei mesi, è invece rimasto illegittimamente in carica più di due anni, intervenendo su questioni che non hanno nulla a che vedere con la gestione ordinaria dell’ente.
Esultano i movimenti e i sindaci delle amministrazioni ricorrenti, ma più che un punto, la sentenza è una virgola, perché la Gori ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.
Adriano Falanga

La lunga battaglia

La contrapposizione tra ambientalisti e comitati dell’acqua pubblica, oltra che a pochi movimenti politici e altrettanto pochi sindaci rischia di trascinarsi ancora su strade giudiziarie. A questa partita serve una soluzione politica che nessuno vuole trovare

 

 Le reazioni di Grimaldi (Pd) e degli Arancione

Il Comune di Scafati fu assente sulle votazioni all’Ato

Sulla sentenza del Tar di Napoli, che ha annullato le bollette Gori “ante 2012”, la soddisfazione di Michele Grimaldi, dirigente democratico.
«E’ una sconfitta per la Gori e per tutte le Amministrazioni comunali che nell’Assemblea dei Comuni si espressero a favore o furono assenti alla votazione che autorizzò quel procedimento afferma l’esponente regionale del partito democratico-.  Il Comune di Scafati, ovviamente, fu tra quelli che risultarono assenti a quella votazione, non difendendo così gli interessi dei cittadini, per poi piangere negli anni successivi, come al solito, lacrime di coccodrillo e di propaganda».
Dubbi quelli di Grimaldi, che si trasformano ben presto in una polemica politica.
«Forse non si poteva votare contro la proposta dell’allora commissario della Gori, quel Carlo Sarro, fedelissimo di Silvio Berlusconi, collega di partito di Monica Paolino e Pasquale Aliberti, ed oggi sotto indagine da parte della direzione distrettuale antimafia di Napoli con l’accusa di aver turbato lo svolgimento della gara di appalto per i lavori di manutenzione idrica nel territorio dell’Ato3 Sarnese-Vesuviano, al fine di aggiudicarla alle società di due imprenditori ritenuti vicino al clan capeggiato dal boss dei Casalesi Michele Zagaria.  Già. Chissà perché» accusa Grimaldi.
Da Scafati Arancione il portavoce Francesco Carotenuto ricorda la loro campagna di contestazione, a mezzo reclami inviati alla sede della società ad Ercolano, che misero in atto per denunciare la presunta illegittimità di quelle fatture. «Adesso più che mai bisogna lavorare per liquidare la Gori e avviarsi verso una concreta ripubblicizzazione del servizio idrico» chiosano oggi.
Per le sinistre presenti in città, quella contro la Gori è una bataglia da lungo tempo e questo pronunciamento è arrivato certamente non inatteso per le forze di opposizione. Una contrapposizione ins ede amminsitrativa che, quindi, rischia di avere anche ripercusisoni dal punto di vista politico
(a.f.)

 

 Sim e la decisione del Tar

Un’importante sconfitta
 per l’amministrazione di Aliberti

Sulla recente sentenza del Tar che ha sancito l’illegittimità delle partite pregresse del periodo  2006- 2011 intervine anche Scafati in Movimento. «Siamo soddisfatti in quanto finalmente i comitati per l’acqua pubblica e i tanti cittadini vessati da questo… abuso perpetrato dalla Gori possono cantare vittoria. E tutto questo nonostante l’indifferenza e la pura propaganda elettorale di alcuni sindaci come quello di Scafati, Aliberti, che non si è mai seriamente opposto non ricorrendo contro gli atti ingiustificati che hanno portato alle partire pregresse ante 2012 come invece hanno fatto altre amministrazioni responsabili quali Angri, Nocera Inferiore, Fisciano, Casalnuovo e Castel San Giorgio facenti  parte della rete dei sindaci. Eppure anche questa amministrazione aveva aderito alla “rete dei sindaci per l’acqua pubblica Ato3 sarnese – vesuviano” grazie anche alle nostre forti pressioni ma non si è mai schierata con determinazione contro questi atti scellerati della Gori che ha potuto lucrare indisturbato sulle tasche degli utenti.  A questo punto ci domandiamo questa amministrazione da che parte sta: se dalla parte dei cittadini utenti uniche vittime di questa gestione privata della Gori dimostratasi fallimentare o, come pare essere più evidente, a sostegno  degli interessi della Gori per non celati interessi clientelari da mantenere!».

Tags: acquabollettepubblicaTOP
Tommaso D'Angelo

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