Torrente: «Mi sto arrangiando» - Le Cronache
Salernitana

Torrente: «Mi sto arrangiando»

Torrente: «Mi sto arrangiando»

di Marco De Martino SALERNO. Vincenzo Torrente non ne può più. Si frena, cerca di usare la diplomazia, ma alla fine crolla: «Non ho i giocatori nella condizione giusta, in questo momento, per fare quello che ho in mente. Quindi cerco di trovare l’equilibrio arrangiandomi con quello che ho». Il problema, accennato soltanto dopo il match con la Ternana, viene fuori dalla bocca di Torrente come un fiume in piena: «A fine mercato sono cambiate le cose dopo due mesi di ritiro in cui abbiamo portato avanti il 4-3-3. Sono andati via calciatori che erano in condizione e ne sono arrivati altri che non lo erano e non lo sono. In questo momento -continua Torrente- il discorso tattico è dovuto alla condizione degli attaccanti. E’ tutto dovuto alla condizione di questi ragazzi, sono arrivati a fine agosto e stanno lavorando per trovare la miglior forma. Gabionetta -puntualizza il tecnico- non si allena con continuità, Eusepi l’ho avuto solo con l’Avellino e poi si è fatto male, Coda non ha una preparazione, Donnarumma ce l’ha ma non l’ha fatta con noi. Anche oggi (ieri nda) ho dovuto gestire i tre attaccanti e non potevo giocare con tutti e tre dal primo minuto perché non sono al top». Torrente deve dunque fare di necessità virtù: «Il mio progetto resta quello di giocare con il 4-3-3. A me non piace cambiare, ma se non ho la possibilità di proseguire così è intelligente farlo. Nelle prime tre gare -spiega Torrente- abbiamo giocato con il 4-3-3, poi quando siamo rimasti in dieci abbiamo giocato con il 4-4-1 e la squadra con le due linee a 4 tatticamente sembrava più compatta. Così a Crotone sono passato al 4-4-2 pur sapendo di rischiare. Anche oggi -continua il trainer- ho preferito schierare Sciaudone perchéercavo con lui maggiore sostanza ed equilibrio in mezzo al campo oltre ai suoi inserimenti senza palla». Nella disamina della gara, Torrente è comunque soddisfatto di come la sua squadra abbia tenuto il campo: «La differenza l’hanno fatta i portieri, Pietro (Terracciano nda) ha commesso un errore che ci piò stare, mentre Nicolas è stato decisivo su Gabionetta due volte ed una su Troianiello. Al di là del risultato -sottolinea l’allenatore di Cetara- ho avuto comunque una risposta positiva dalla squadra dopo la sconfitta di Crotone. Il Trapani non ha mai tirato in porta se non nel finale. Dopo il gol le ho provate tutte, inserendo Coda e Troianiello, spostando Moro a destra, lanciando Milinkovic che ha fatto bene ma non c’è stato verso». Torrente poi motiva così alcune scelte sui singoli, come quella di schierare Moro da mezzala prima e da terzino poi, o quella di preferire Lanzaro al giovane Pollace a destra: «Moro ha giocato dappertutto nella sua carriera ma negli anni precedenti ha fatto sempre la mezzala. Oggi ha fatto anche il terzino per spingere nel finale sulla destra. Ho iniziato con Lanzaro per avere centimetri in più in difesa soprattutto sulle palle inattive. Perché non Pollace? L’ho protetto, l’ho tutelato dopo la prestazione negativa di Crotone. Ha avuto la sfortuna di essere capitato in una giornata negativa della squadra. I giovani si gestiscono così, anche Empereur e Milinkovic avranno altre opportunità di trovare spazio». Ancora una volta Donnarumma ha deluso, per non parlare dell’erroraccio di Terracciano che è costato la sconfitta: «Donnarumma ha avuto una involuzione rispetto a quando era con me giovanissimo e faceva l’esterno. In questi anni è diventato una seconda punta ed ha bisogno di tempo per calarsi di nuovo nella parte. Terracciano? E’ e resta il titolare». Dopo due sconfitte consecutive c’è già aria di crisi, ma Torrente si difende: «Io in discussione? Queste sono valutazioni che farà la società ma finora non ho sentito nessuno. Penso di no -sottolinea Torrente- sto facendo il massimo per la mia città, sono venuto per una grande sfida ma non per soldi perché penso che posso fare bene». E quando qualcuno gli chiede se tutti abbiano dato il massimo finora per la Salernitana, Torrente sibillinamente risponde congedandosi: «Fatti una domanda e datti una risposta».