Nocera I. I Marrazzo, Quaranta e Trimarco in silenzio davanti al Gip - Le Cronache
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Nocera I. I Marrazzo, Quaranta e Trimarco in silenzio davanti al Gip

Nocera I. I Marrazzo, Quaranta e Trimarco  in silenzio davanti al Gip

NOCERA INFERIORE. Si avvalgono della facoltà di non rispondere i tre nocerini e il pontecagnase, arrestati in un’inchiesta per armi e droga, la scorsa settimana. Davanti al Gip i fratelli Marrazzo, il 23enne Alessandro e il 30enne Giuseppe, il 27enne Claudio Trimarco, tutti di Nocera Inferiore e il 29enne Adelchi Quaranta originario di Pontecagnano ma residente a Montecorvino Pugliano, non hanno risposto alle domande del magistrato.

I quattro erano stati arrestati dai carabinieri per un’inchiesta di armi droga.

I tre fratelli Marrazzo sono sott’inchiesta per la detenzione di 15 grammi di cocaina, la detenzione di 28 proiettili  calibro 9×21, di altri due 357 magnum ed uno calibro otto, fatti del 13 marzo dello scorso anno. Questa partita di droga, secondo gli inquirenti, sarebbe stata ceduta da Solferino Tiano.Alessandro Marrazzo è indagato per detenzione e cessioni di cocaina dall’11 aprile 2014. Giuseppe e Alessandro Marrazzo e Trimarco avrebbero detenuto cocaina. Trimarco avrebbe anche ceduto due dosi di coca ad un assuntore a Nocera Superiore ed altra quantità della stessa sostanza a consumatori di Nocera Inferiore.   Adelchi Quaranta avrebbe ceduto a Giuseppe Marrazzo una pistola calibro 9X21, un’altra arma a Antonio Marrazzo al costo di mille euro (per questa accusa il gip ha ritenuto non sussistere i gravi indizi di colpevolezza),  e avrebbe ceduto 10 grammi di cocaina ad Alessandro Marrazzo, al costo di 700 euro.La pistola ceduta a Giuseppe Marrazzo sarebbe stata quella utilizzata da questi per il tentato omicidio di Pietro Cesarano.  Il gip Paolo Valiante ha ritenuto non sussistere i gravi indizi per Antonio Marrazzo e Solferino Tiano.

I provvedimenti restrittivi scaturiscono da un’indagine avviata nel marzo 2014 dalla Sezione operativa del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, agli ordini del maggiore Enrico Calandro, e conclusasi alla fine dello stesso anno. Un’inchiesta che avrebbe portato all’individuazione di diversi soggetti, dediti a vario titolo allo spaccio di cocaina a Nocera Inferiore. L’attività investigativa, svolta attraverso metodi tradizionali supportati da attività tecniche e mirati servizi dinamici, resi ancor più difficili a causa del contesto territoriale, ha consentito di documentare le responsabilità, a vario titolo, degli indagati in ordine a numerosi episodi di spaccio di cocaina nel suddetto comune; alla detenzione illegale di una pistola calibro 9, con relativo munizionamento, utilizzata per il tentato omicidio di Pietro Cesarano da parte di Giuseppe Marrazzo (noto perché aveva intrapreso la carriera come cantante neomelodico con il nome d’arte Pino Ferrucci), avvenuto a Nocera Inferiore il nove marzo 2014. Nel corso delle indagini sono stati sottoposti a sequestro 30 grammi di cocaina e decine di munizioni di vario calibro.

Le indagini sono partite dal tentato omicidio di Cesarano, avvenuto in Napoli, sotto casa dei Marrazzo.

Nelle ore successive, raccolta una voce da una fonte confidenziale su una presunta attività di spaccio da parte di Alessandro Marrazzo, i carabinieri fecero una perquisizione in un box in uso alla famiglia. Nel box i carabinieri trovarono 15 grammi di cocaina e 28 proiettili  calibro 9×21, di altri due 357 magnum ed uno calibro otto.  Un parente dei tre disse che nutriva da tempo sospetti sull’attività fatte in quel locale dai te fratelli Marrazzo, perché c’era un andirivieni di persone fino a tarda sera.

Da questo sequestro si è poi allargata l’indagine grazie anche all’uso delle intercettazioni telefoniche.