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Babbo Natale? Viene da Salerno. Tra Comune e Autorità portuale stanziati 170mila euro per il film di Maurizio Casagrande

Tommaso D'Angelo by Tommaso D'Angelo
9 Luglio 2015
in Attualità
Reading Time: 3 mins read
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Babbo Natale? Viene da Salerno. Tra Comune e Autorità portuale stanziati 170mila euro per il film di Maurizio Casagrande
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di Marta Naddei

Babbo Natale non viene da Nord. Babbo Natale viene proprio da Salerno e per la precisione da via Roma. Anche se, a quanto pare, l’uomo vestito di rosso, qui in città, ha un doppio domicilio: l’altro è in via Sabatini. Due indirizzi che corrispondono, rispettivamente, al Comune di Salerno ed all’Autorità portuale che hanno deciso di vestire i panni di colui che elargisce doni e regalare alla Italian dreams factory – la casa di produzione del film “Babbo Natale non viene da Nord”, per la regia di Maurizio Casagrande e con la partecipazione di Mariagrazia Cucinotta ed Annalisa Scarrone – la somma di 169.906 euro a titolo di contributo per la realizzazione della pellicola che è stata in parte girata a Salerno lo scorso anno durante il periodo delle Luci d’Artista e le cui riprese sono recentemente terminate. L’uscita nelle sale è prevista per il prossimo mese di novembre e a palazzo di città stanno anche immaginando un’anteprima nazionale da tenere proprio a Salerno.
E’ stato con la delibera di giunta dello scorso 3 luglio che la giunta comunale di Salerno ha deciso di stanziare l’importo di 100mila euro – cifra autonomamente decisa dall’esecutivo cittadino – alla Idf (il budget complessivo per la realizzazione del film è poco superiore al milione di euro), immaginando un ritorno economico e di immagine per la città di Salerno pari a circa 274mila euro. Alla base della decisione – riassumendo il contenuto della corposa delibera giuntale – «la diffusione di un immagine positiva della città contribuisce a rivitalizzare il circuito economico attraverso maggiori afflussi di turisti legati anche alla ulteriore motivazione della curiosità, che nasce nello spettatore, di visitare luoghi e ambientazioni del set cinematografico, tipico del fenomeno denominato “cineturismo”». Il progetto, nato sotto il sindacato di Vincenzo De Luca, si concretizza in termini di esborso economico, in quello di Vincenzo Napoli, presente alla seduta di giunta che ha deliberato lo stanziamento. Uno stanziamento che, di fatto, attiene alla sfera della promozione e del marketing e una cui parte dovrebbe servire anche al pagamento delle 380 comparse utilizzate nel film (29.000 euro) che, ad oggi, sarebbero ancora in attesa di essere remunerate.
Meno generoso ma comunque consistente, l’impegno da parte dell’Autorità portuale di Salerno: due le delibere dell’ente presieduto da Andrea Annunziata per un ammontare complessivo di circa 70mila euro. La partecipazione dell’Authority all’elargizione del contributo alla Idf è da ricercarsi in alcune scene del film che sono state girate nell’area portuale di Salerno. Si tratta di contributi per la postproduzione del film: 21.350 euro andranno alla società che si occuperà della lavorazione audio della pellicola, la Magda film; 48.556 euro, invece, saranno destinati all’azienda che si occuperà delle lavorazioni video, la Red postproduction.
Sugli scudi i consiglieri comunali di opposizione Raffaele Adinolfi e Roberto Celano che nei mesi scorsi si erano interessati proprio sui costi dell’operazione. Addirittura, ad una interrogazione, gli uffici avevano risposto smentendo un impegno economico concreto, tanto che vi era anche la delibera 310/2014 che parlava di “mero atto di indirizzo”, fatto salvo poi di “riservarsi ogni ulteriore ed eventuale determinazione al riguardo”.
«Tutti quelli a cui l’amministrazione ha fatto credere che Casagrande e Cucinotta avevano scelto Salerno perchè era bella, perchè c’erano le luci si ricredano!
Salerno è stata scelta perchéqualcuno si era impegnato a pagare con i soldi pubblici dei salernitani» – scrive Adinolfi.
Gli fa eco Roberto Celano che parla di «spot elettorale da 100mila euro». «Ci dissero – prosegue – che all’epoca la notizia dell’elargizione del contributo non rispondeva al vero. Ora a tutti è noto che a Salerno c’è un Babbo Natale che fa perfino il “produttore” con i soldi della collettività! Ecco perché il Comune e’ sull’orlo del dissesto ed i salernitani pagano le tasse più alte d’Italia! Noi tutti paghiamo lo spot continuo per uno solo!».

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