• Advertising
  • Disclaimer
  • Codice etico
  • Staff editoriale
  • Lavora con noi
  • Partner
sabato, 25 Marzo 2023
  • Login
  • Register
Le Cronache
  • Home
  • Cronaca
    • Salerno
  • Salernitana
  • Attualità
    • Web & Tecnologia
  • Sport
    • Altri Sport
  • Spettacolo e Cultura
  • Editoriale
  • Edicola digitale
  • Privacy
No Result
View All Result
Le Cronache
  • Home
  • Cronaca
    • Salerno
  • Salernitana
  • Attualità
    • Web & Tecnologia
  • Sport
    • Altri Sport
  • Spettacolo e Cultura
  • Editoriale
  • Edicola digitale
  • Privacy
No Result
View All Result
Le Cronache
No Result
View All Result
Home Sport Salernitana

Polito: “Tornare a Salerno sarebbe una grande sfida”

Tommaso D'Angelo by Tommaso D'Angelo
3 Luglio 2015
in Salernitana
Reading Time: 2 mins read
0 0
A A
0
Polito: “Tornare a Salerno sarebbe una grande sfida”
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su LinkedinInvia su WhatsApp

di Gaetano Ferraiuolo

Dopo l’addio di Gori, è caccia ad un portiere di esperienza che possa avere la giusta personalità per giocare a Salerno. Il suo nome sta circolando con insistenza nelle ultime ore anche per il suo status di calciatore bandiera, ma, almeno per ora, non c’è stato nessun contatto concreto con la Salernitana. Ciro Polito, attualmente svincolato e molto corteggiato dal suo ex Sassuolo, attende la chiamata giusta per rimettersi in discussione e non porrebbe ostacoli ne’ di categoria, ne’ economici e chissà che Fabiani non possa farci un pensierino dopo aver incassato il no del Genoa di Lamanna. “Verrei volentieri” ha detto l’ex Pescara “Salerno è una grande piazza ed ha le potenzialità per essere protagonista anche in B soprattutto ora che c’è una società importante. Non sarebbe un problema tornare in B dopo anni di A, quel che conta è il progetto e la Salernitana è una garanzia. Nessun contatto, ma se Fabiani chiama…”. Polito ripercorre le fasi salienti di quel maledetto biennio 2009-2011: “Pur di venire a Salerno strappai un contratto biennale col Catania rinunciando a tanti soldi. Morale della favola? La società dell’epoca mi fece perdere tanti soldi e mi ritrovai contestato dalla tifoseria. Purtroppo, inconsciamente, quando un presidente non fornisce la adeguate garanzie la squadra ne risente ed in campo non scendi con la mente sgombra. In settimana, oltre agli allenamenti, si parlava di stipendi e penalizzazioni, con una società poco presente e che aveva fin troppe difficoltà. Il colmo si raggiunse dopo il derby perso in casa col Sorrento: Lombardi fece una sfuriata con i cosiddetti senatori, lì capii che era il caso di andare via perchè non volevo essere preso in giro dopo aver contribuito all’iscrizione della Salernitana”. Polito fa un paragone quanto mai calzante: “So che Pestrin, quando è tornato, è stato accolto male: oggi è uno dei beniamini della tifoseria granata. Per me sarebbe una bella sfida: all’epoca persi soldi e rinunciai ad ingaggi importanti altrove, ma ero cresciuto nelle giovanili della Salernitana e ci credevo tanto in quel progetto al punto da firmare a metà giugno. In realtà feci anche delle belle partite, ero all’apice della mia carriera: parai due rigori consecutivamente contro Torino e Piacenza, dopo la vittoria sull’Empoli la gente mi fermava per strada dicendo che ero un portiere vero, in terza serie disputai un ottimo girone d’andata. Improvvisamente cambiarono i giudizi e la cosa mi dispiacque molto: nel calcio si fanno sempre troppe chiacchiere, i fatti dicono che ho fatto tanti anni di serie A”. In tanti lo accusarono di scarso impegno, qualcuno addirittura accusava quel gruppo di “vendere le partite”, voce popolare che Polito ammutolisce così: “Per come è sporco il calcio di oggi, chiunque senza stipendio sarebbe stato tentato. Noi onorammo la maglia giocando gratis, esistessero altrove gruppi moralmente puliti come quelli!! In B si fecero tante chiacchiere quando fui accantonato nelle ultime 8 partite, in realtà fui io a chiedere che giocassero Iuliano e Robertiello proprio per evitare polemiche stupide. Camminerò sempre a testa alta”. Infine una battuta sul pubblico: “Salerno mi ricorda Genova: quando la squadra supera il centrocampo, è la bolgia del pubblico che ti spinge e che ti permette di fare gol. Il dodicesimo uomo in campo fa la differenza, l’Arechi è uno stadio fantastico e mi piacerebbe giocarci da protagonista”.

Tommaso D'Angelo

Tommaso D'Angelo

Consigliati

La Salernitana si salva…a Venezia
Salernitana

«Con questi prezzi Iervolino allontana le famiglie»

by Tommaso D'Angelo
24 Marzo 2023
Stadio Arechi, salta l’incontro: no all’aumento della capienza
Salernitana

Coppa Italia donne, finale Juventus-Roma il 4 giugno a Salerno

by Tommaso D'Angelo
23 Marzo 2023
Salernitana, Rodolfo Vanoli è il successore di Luca Fusco alla guida della Primavera
Salernitana

Salernitana, Rodolfo Vanoli è il successore di Luca Fusco alla guida della Primavera

by Tommaso D'Angelo
22 Marzo 2023
Salernitana, salta la panchina della squadra Primavera: esonerato il tecnico Luca Fusco
Salernitana

Salernitana, salta la panchina della squadra Primavera: esonerato il tecnico Luca Fusco

by Tommaso D'Angelo
20 Marzo 2023
Next Post
Salernitana all’Arechi signora dei derby

Gabionetta: c'è distanza sulle cifre. Favasuli vicino all'addio

L’ira dei vigili: «Non indosseremo la divisa»

L'ira dei vigili: «Non indosseremo la divisa»

Facebook Twitter Instagram Youtube
No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
    • Salerno
  • Salernitana
  • Attualità
    • Web & Tecnologia
  • Sport
    • Altri Sport
  • Spettacolo e Cultura
  • Editoriale
  • Edicola digitale
  • Privacy

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ad Blocker rilevato

Abbiamo rilevato che state utilizzando delle estensioni per bloccare gli annunci. Vi preghiamo di supportarci disabilitando questi blocchi degli annunci.