L'ira dei vigili: «Non indosseremo la divisa» - Le Cronache
Battipaglia Provincia

L’ira dei vigili: «Non indosseremo la divisa»

L’ira dei vigili: «Non indosseremo la divisa»

di Carmine LANDI

BATTIPAGLIA. Polizia municipale: è guerra.

Nella giornata di ieri, il comandante Giorgio Cerruti ha emanato l’ordine di servizio per la festa di Santa Maria della Speranza, e pare che ai caschi bianchi non sia andato giù quanto stabilito dalla dirigenza.

Su pressione della commissione straordinaria, Cerruti e i suoi avrebbero infatti esortato il personale a indossare la divisa il prossimo 5 luglio, nel giorno della processione in onore della santa protettrice, appendendo agli attaccapanni le pettorine gialle indossate dal dì della proclamazione dello stato d’agitazione. Tuttavia, le RSU Ugl, Francesco Germano e Alessandro Clarizia, e Cisl Fp, Massimiliano Corrado e Felicia Procida, non sembrano propense a raccogliere l’invito del comandante: i rappresentanti sindacali, in effetti, credono che l’utilizzo dell’uniforme potrebbe far pensare ai cittadini che di vestiario a disposizione ce ne sia, mentre è dal 2009 che il Comune non rinnova il guardaroba dei vigili. Le RSU, dunque, chiedono che i vigili rimangano in borghese.

Sempre per ciò che riguarda il dì di festa, poi, c’è la quaestio legata all’orario di lavoro, che, stando all’ordine di Cerruti, dovrebbe aver inizio alle 15:30 e terminare nel momento in cui l’ufficiale di servizio riterrà opportuna la riapertura delle strade occupate dai rivenditori autorizzati. Ma Germano e i suoi, che a causa dell’agitazione vorrebbero smobilitare addirittura entro le 22, lamentano l’arbitrarietà dei termini, dal momento che, in ossequio all’ordinanza comunale, gli ambulanti dovrebbero sgomberare la via entro mezzanotte.

A destare particolare perplessità, però, sono quelle 400 ore di straordinario per la festa: Al tavolo delle trattative, infatti, s’era parlato del raggiungimento del tetto dello straordinario, per cui i vigili urbani si chiedono da quale cilindro vengano fuori le coperture economiche per le attività supplementari appena decretate. I caschi bianchi, d’altronde, ancora attendono la retribuzione del lavoro straordinario prestato nel 2012, proprio durante i festeggiamenti in onore della santa patrona e di altre figure di santità venerate in città – e per tutto ciò il Comune s’è impegnato a reperire i 6mila euro necessari –  oltreché durante altre iniziative che si svolsero all’epoca, nel novembre del 2014,  nel bel mezzo delle operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico di via Parmenide, e nel periodo delle elezioni regionali che si sono svolte lo scorso maggio. Occorrono più di 20mila euro, ma al momento non ce n’è neanche l’ombra.

Ad ogni modo, pare che le RSU abbiano interloquito con Vincenzo Della Rocca, segretario provinciale di Cisl Fp, che dovrebbe presentare stamattina una nota al vetriolo, spiegando che per lo Speranza-day i lavoratori non intendono prestare servizio per più di sei ore e paventando addirittura lo spettro del danno erariale, giacché si tratta di attività ch’erano già previste.

In giornata Palazzo di Città dovrebbe convocare un tavolo risolutivo. I caschi bianchi rimangono vigili.