Resa dei conti nel Pd campano - Le Cronache
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Resa dei conti nel Pd campano

Resa dei conti nel Pd campano

di Andrea Pellegrino

Si rischia di arrivare alla conta e alla resa dei conti. E si rischia anche di far saltare la segretaria regionale Assunta Tartaglione dal suo incarico. A quanto pare ieri si è avviata una raccolta di firme per convocare l’assemblea regionale del Partito democratico con all’ordine del giorno la questione delle primarie. Un atto, compiuto alle spalle della stessa Assunta Tartaglione, e che di fatto, se andrà in porto, metterà in minoranza la segreteria regionale, costretta così alle dimissioni. Il gioco è sui numeri: si cerca almeno il 51 per cento, poi in assemblea, per annullare le primarie fissate per l’11 gennaio, occorrerà il 60 per cento, così come da statuto. Ma nulla è ancora ufficiale. L’unica cosa certa è che c’è chi trama alle spalle di una segreteria ormai indebolita su tutti i fronti e non più capace di condurre questa delicata fase politica. Con l’obiettivo principale di fermare la corsa del sindaco di Salerno. A muovere i fili sarebbero Francesco Nicodemo e Lello Topo. Ago della bilancia dovrebbe essere il consigliere regionale Mario Casillo, ieri in compagnia di Vincenzo De Luca a Marigliano, all’incontro promosso dall’ex senatore Udeur Tommaso Barbato. Casillo dovrebbe essere uno dei fedelissimi della Tartaglione, che sostanzialmente spingerebbe per le primarie dell’11 gennaio, sostenendo la tesi del sindaco di Salerno. Di tutt’altra opinione l’area della Fonderia che vorrebbe mettere in campo Gennaro Migliore come candidato unitario, o mal che vada di maggioranza del Pd. Poi c’è Andrea Cozzolino che conduce la sua campagna elettorale per le primarie regionali e forse con il passare del tempo spera che queste si possano svolgere. L’eurodeputato Pd pare stia prendendo terreno. Ultima intesa quella con Giosy Ferrandino (sindaco di Ischia) che potrebbe prendere il suo posto a Bruxelles in caso di vittoria alle primarie. Cozzolino, infatti, avrebbe assicurato la sua presenza anche dai banchi d’opposizione in Consiglio regionale. Tempo scaduto per Michele Grimaldi che non risparmia accuse ai vertici regionali. Tra l’altro l’esponente di Scafati pare sia in rotta con Cozzolino, dopo aver appreso di accordi tra l’eurodeputato e alcuni ex cosentiniani a Caserta. «Apprendo – dice Grimaldi – che in queste ore alcuni autorevoli esponenti del Pd campano si starebbero attivando per raccogliere firme con l’obiettivo di sfiduciare il segretario regionale Assunta Tartaglione. Rimango convinto che in troppi confusero il congresso regionale del Pd con le primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione. E che quegli stessi troppi, oggi, perseverando nella miopia e nel tatticismo da vecchia politica, stiano confondendo la scelta del candidato alla presidenza della Regione con il congresso del partito. Il Pd – aggiunge – dovrebbe in queste ore parlare e discutere di programmi, idee, proposte. Soprattutto dopo i cinque anni di disastri della Giunta Caldoro». Vincenzo De Luca, invece, in serata è tornato all’attacco: «Perché si continuano a dire stupidaggini? Gli organismi dirigenti hanno stabilito la data dell’11 gennaio e quindi si andrà a votare l’11 gennaio, punto e basta. Perché continuare a rincorrere chiacchiere a ruota libera e a fare confusione? E’ evidente che c’è qualcuno che ha paura di De Luca, perché De Luca significa voltare pagina, significa dare una prova di efficienza amministrativa come quella che abbiamo dimostrato a Salerno».