La ricetta dell’avvocato salernitano Domenico Ventura per il vero rilancio dell’immagine cittadina - Le Cronache
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La ricetta dell’avvocato salernitano Domenico Ventura per il vero rilancio dell’immagine cittadina

La ricetta dell’avvocato salernitano Domenico Ventura per il vero rilancio dell’immagine cittadina

Salerno città turistica? Per l’avvocato Domenico Ventura la strada da percorrere è ancora lunga. Il noto legale, da sempre in prima linea per la sua città, ha spesso e volentieri segnalato disservizi e mancanze di ogni genere per i turisti. “Salerno, nonostante la sua vocazione turistica, e la tanto sbandierata caratteristica di essere una città europea, manca degli strumenti essenziali per un’efficace accoglienza spiega l’avvocato Ventura. I turisti che giungono alla stazione di Salerno si imbattono in uno spettacolo desolante. I momenti di maggiore criticità si raggiungono negli orari notturni”. Da sempre rom, questuanti e balordi di ogni genere bivaccano nei pressi di Piazza Vittorio Veneto a caccia di pochi spiccioli o di un riparo per trascorrere la notte. “In quella zona stazionano in permanenza sbandati ed immigrati rissosi e violenti che offrono uno spettacolo indecente e danneggiano il primo impatto che il turista ha con la città”. Ventura sottolinea l’assoluta mancanza di controlli. “Esiste in piazza Ferrovia un presidio dei vigili urbani che assiste impotente a questi episodi vandalici che si perpetuano quotidianamente alla stazione -precisa il legale salernitano. Bisognerebbe istituire un posto fisso di polizia aperto 24 ore al giorno per scoraggiare i balordi che si accampano in piazza Vittorio Veneto”. Non solo la stazione come punto critico. Ventura denuncia l’assenza di rigore nei confronti degli ambulanti abusivi che in alcune ore della giornata invadono la city. “Altro punto dolente della città è lo stazionamento dalle 18 fino a mezzanotte ed oltre di mercanti immigrati che vendono le loro “cianfrusaglie” sul corso Vittorio Emanuele occupando il suolo con lenzuola su cui posizionano la loro merce sotto lo sguardo inerte delle forze dell’ordine. Un danno a chi fa commercio pagando tasse e contributi”. Ventura suggerisce una soluzione per ovviare alla problematica ed avvicinarsi ai piccoli grandi problemi dei cittadini salernitani. “Bisognerebbe istituire a Salerno la presenza del vigile di quartiere per la prevenzione dei piccoli reati – spiega Ventura. Sarebbe la soluzione migliore per risolvere alcune problematiche e creare un rapporto quotidiano con i residenti di ogni quartiere”. Il discorso sulla totale assenza di punti di accoglienza per i turisti. “Alla stazione è stato eliminato l’ufficio dell’ente provinciale del turismo dove chi arrivava in città poteva accedere per avere notizie relative ai luoghi da visitare in città. Non esiste un front office che possa indicare ai turisti i percorsi della città e mancano delle guide poliglotte che possano fare da accompagnatori sui luoghi più caratteristici della città”. Ventura trova un altro tasto dolente. “La completa assenza di percorsi programmati né turistici né gastronomici. In molte città d’Italia esiste una cartellonistica che indica i percorsi più significativi: via Botteghelle, il Duomo, il Giardino della Minerva, il castello Arechi oltre alle chiese più importanti. di Santa Sofia a San Domenico fino ad arrivare alle chiese antiche delle Fornelle. Permettere ai turisti di fare il giro del centro storico e visitare i luoghi di maggiore frequenza con un pulmino panoramico”. Gli stranieri che arrivano a Salerno sono spesso disorientati. “Non sanno dove rivolgersi, non c’è una pubblicità sui punti di raccolta. Domenica scorsa incontrai un gruppo di tedeschi che scesero alla stazione provenienti da Pompei e volevano recarsi ai Giardini della Minerva ma la domenica non c’è nessun mezzo che porta lì e, soprattutto troverebbero le porte chiuse. E pensare che si tratta dell’unico giardino pensile che sta in Europa. Non c’è nessuno che indica un percorso che portano alla scuola medica salernitana”. Infine una considerazione sulle luci d’artista. “Come ciliegina sulla torta c’è un piano di mobilità che durante l’evento luci d’artista va in tilt e neanche l’utilizzo dei pullman e della stessa metropolitana rendono agevole il percorso. Le auto dovrebbero fermarsi all’ingresso della città dove dovrebbe circolarsi solo con bus e taxi. Solo i residenti potrebbero accedere alla city”. La via lattea disegnata su corso Vittorio Emanuele in vista dell’edizione 2014 delle luci d’arista non esalta più di tanto l’avvocato. “Perché alla chiusura delle attività commerciali farebbero poca luce. Sarebbe stato necessario inserire un faro vicino a queste strisce d’argento ma così non sarà. Quest’anno l’amministrazione ha evidentemente risparmiato”. A tal riguardo Ventura lancia una proposta. “Perché spendere tanti soldi per far arrivare queste luci da fuori e non costituire una cooperativa costituita da giovani, impegnati nei settori più svariati, per produrre artigianalmente le luci d’artista. Un prodotto made in Salerno che ci permetterebbe di risparmiare e creare un ulteriori sbocco lavorativo a tanti ragazzi e non è detto che in un futuro prossimo gli amministratori di altre città non vengano a bussare alla nostra porta” (g. d’a)