Fondi Ue, retromarcia De Luca - Le Cronache
Attualità

Fondi Ue, retromarcia De Luca

Fondi Ue, retromarcia De Luca

di Marta Naddei

In tarda serata ma alla fine è arrivata. La rinuncia del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca alla sospensiva del bando regionale per l’accelerazione di spesa per i fondi europei è ora cosa certa. Ieri mattina l’incontro presso Palazzo di Città con i sindaci dei piccoli Comuni – tutti del Partito democratico e provenienti da tutte le province della Campania – interessati da vicino dall’azione giudiziaria intrapresa dal primo cittadino salernitano in merito alla procedura di gara indetta dalla Regione Campania lo scorso mese di dicembre per l’accellerazione della spesa dei fondi europei, entro il 31 dicembre del prossimo anno. Un ricorso che fino alla tarda serata di ieri chiedeva la sospensione di tutti gli atti impugnati e il loro conseguente annullamento. Un po’ troppo, forse, tanto che nei giorni scorsi il primo cittadino è stato oggetto di attacchi bipartisan, con sonora reprimenda anche da parte dell’Anci Campania. Alla luce dell’isolamento politico nel quale rischiava di cacciarsi da solo, De Luca si è fatto trovare pronto nel fare un passo indietro, limitando la propria azione presso il Tribunale amministrativo. Ha così dato mandato all’avvocatura comunale di presentare istanza al fine di «limitare la a trattazione alla sola fase di merito ed a data da destinarsi, con esclusione di domande di sospensione che possano interferire con le procedure di finanziamento in favore dei Comuni interessati». L’istanza verrà depositata domani mattina. Una decisione, dunque, maturata a margine del lunghissimo colloquio avuto con i primi cittadini dei piccoli Comuni nella sala Giunta del Comune di Salerno. Un incontro dal quale è emerso anche un “documento di sfida” nei confronti della Regione Campania, nemico da battere nel caso di specie, in termini di efficienza, concretezza e trasparenza. Quattro i guanti di sfida: «Si dica subito a quanto assommano le risorse effettivamente disponibili, garantendo che questa modalità di impiego dei fondi sia condivisa dal governo e dall’Unione Europea; siano emessi entro un mese i decreti di finanziamento dei 530 progetti già dichiarati “coerenti”, con relativa certificazione sulla cantierabilità; siano garantiti tempi certi nell’erogazione dei finanziamenti, e nei successivi pagamenti degli stati d’avanzamento. Tempi dilatati renderebbero impossibile il rispetto della scadenza di dicembre 2015 per la spesa, e metterebbero a rischio i bilanci dei comuni; si quantifichino le risorse impegnate per i grandi progetti privi di cantierabilità, e si destinino queste risorse ai progetti già presentati da anni alla Regione nell’ambito del parco progetti». «Rispetto a questi punti – ha affermato De Luca – verificheremo chi fa propaganda, e chi no; chi pensa al lavoro, e chi pensa ai clienti». E ieri mattina, a dar man forte al primo cittadino, c’era tutta la sua squadra: da Nicola Landolfi a Nello Mastursi, passando per il “mediatore romano” Fulvio Bonavitacola e il consigliere regionale Anna Petrone, fino a giungere ai sindaci di vari comuni del salernitano come quello di Agropoli Franco Alfieri, quello di Pollica Stefano Pisani, quello di Fisciano Tommaso Amabile e quello di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando.