I sindaci: «Pronti a denunciare il Cstp per interruzione di pubblico servizio» - Le Cronache
Attualità

I sindaci: «Pronti a denunciare il Cstp per interruzione di pubblico servizio»

I sindaci: «Pronti a denunciare il Cstp per interruzione di pubblico servizio»

di Marta Naddei

Pronti a denunciare il Cstp per interruzione di pubblico servizio. Si muovono compatti e decisi i primi cittadini della provincia di Salerno i cui Comuni risentiranno della nuova programmazione dell’esercizio studiata dall’azienda di trasporto pubblico e che entrerà in vigore da domenica con le più pesanti ripercussioni sul servizio festivo (totalmente abolito) e con interessamento anche di alcune fondamentali corse nei giorni feriali. Potrebbe innescare un effetto a catena la riprogrammazione dei servizi che dovrebbe partire questo fine settimana: se nei giorni scorsi già il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, aveva fatto sapere che la sua amministrazione avrebbe cambiato atteggiamento nei confronti del Cstp in caso di applicazione del programma di riduzione così consistente del servizio e che isolerà l’intera provincia.
Un profondo dissenso è stato espresso dal sindaco di Baronissi, Giovanni Moscatiello che proprio non riesce a passare né sull’annullamento del servizio festivo, né sulla soppressione delle corse serali della linea universitaria 7 e dell’accorpamento delle linee 22 e 23. Tutte tratte che servono il territorio del suo Comune. «Diventeremo tutti ciclisti  – commenta sarcasticamente il primo cittadino – Lo scempio continua e questi provvedimenti non solo non li condivido, ma non li capisco proprio. Togliere corse alle linee universitarie o accorpare due linee affollate come la 22 e la 23 è da suicidio. Io oltre a tutelare i miei cittadini devo tutelare anche la mia amministrazione. Abbiamo fatto il nostro dovere ricapitalizzando l’azienda, nonostante le ristrettezze economiche e per tutta risposta ci isolano. Qui siamo di fronte all’interruzione di pubblico servizio e, dopo essermi consultato con altri primi cittadini, siamo pronti anche ad adire le vie legali affinché questa strana gestione del Cstp si fermi».
Il filo conduttore che lega i ragionamenti degli amministratori locali è uno solo: ci abbiamo messo i soldi, ora vogliamo i servizi. Tanto, infatti, afferma anche il consigliere comunale di Sarno, Enrico Squillante, che sui già scarsi servizi di cui gode la città ha detto: «Il Comune con la ricapitalizzazione ha tutelato l’azienda. Ora è arrivato il momento che il Cstp renda servizi alla città e non intervenga con altre riduzioni».