Moretti, nuovo monito: «Applausi? Preghiere siano commisurate altrimenti è equivoco» - Le Cronache
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Moretti, nuovo monito: «Applausi? Preghiere siano commisurate altrimenti è equivoco»

Moretti, nuovo monito: «Applausi? Preghiere siano commisurate altrimenti è equivoco»

«Ho visto un grande entusiasmo dei fedeli attorno a questa festa. Il mio auspicio è che le preghiere siano state commisurate agli applausi.Se così non fosse saremmo davanti ad un equivoco». Se non vi fosse stato il trascorso del 2012 e se i salernitani non riservassero delle vere e proprie ovazioni al passaggio di Vincenzo De Luca, le parole pronunciate da monsignor Luigi Moretti potrebbero risuonare come un semplice invito al solenne rispetto della spiritualità di una celebrazione religiosa che è sinonimo di momento di preghiera. Ma alla luce delle polemiche dello scorso anno, quando il vescovo Moretti richiamò alla sobrietà il popolo salernitano e Vincenzo De Luca ricordando loro che il 21 settembre si festeggia san Matteo e non “san sindaco”, anche quest’anno probabilmente il prelato non è rimasto soddisfatto della piega che ha preso la processione. Probabilmente, avrà sentito gli applausi riservati al sindaco e avrà addirittura visto lo striscione apparso appeso ad un balcone con su scritto “Viva il sindaco”. Il vescovo, con il giusto pallino del rispetto della solennità e della spiritualità della manifestazione, ha voluto anche quest’anno mettere i puntini sulle i. Dopo il tentativo di impedire gli “inchini” delle statue dei santi lungo il tragitto (non andato in porto), Luigi Moretti lancia un messaggio ben preciso: il santo, a Salerno, è Matteo.

(man)