Pioggia di euro sugli amministratori delle partecipate: la "paperona" è Mena Arcieri - Le Cronache
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Pioggia di euro sugli amministratori delle partecipate: la “paperona” è Mena Arcieri

Pioggia di euro sugli amministratori delle partecipate: la “paperona” è Mena Arcieri

di Marta Naddei

Una pioggia di euro. E’ quella che cade ogni anno sui presidenti e sui componenti dei consigli d’amministrazione delle partecipate del Comune di Salerno. E, come tradizione italiana vuole, le municipalizzate che zoppicano dal punto di vista economico-finanziario sono quelle con i presidenti meglio pagati.
I dati sono forniti direttamente dal Comune di Salerno e aggiornati al mese di luglio appena trascorso. Un esempio su tutti? Mena Arcieri, amministratore unico di Salerno Solidale, la società partecipata che si occupa di servizi sociali del Comune di Salerno che, insieme a Salerno Pulita, è tra le meno floride. Ebbene, l’ex direttrice del Consorzio di Bacino Salerno, porta a casa ogni anno (e lo farà fino all’approvazione del bilancio 2015) uno stipendio lordo di oltre 55mila euro.
E per rimanere in tema di municipalizzate con parecchie difficoltà di tenuta economica, che spesso hanno visto avere la peggio i dipendenti rimasti per mesi senza stipendio, eccoci a Salerno Pulita. Anche qui amministratore unico, ovvero Pellegrino Barbato che concluderà ogni anno da qui fino all’approvazione del bilancio 2015 della società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Salerno, con ben 49.500 euro. Saranno felici i dipendenti. Uno stipendio superato però da quello del neo amministratore della Salerno Energia, l’ingegnere Antonio Ferraro che da qui al 2015 metterà nel portafogli circa 150 mila euro in tre anni (con uno stipendio loro annuo di 49.810 euro). Cinquantamila euro tondi tondi sono quelli, invece, che spettano a Massimiliano Giordano, presidente diSalerno Mobilità.
Centrale del Latte: qui oltre al presidente, ci sono anche tanti consiglieri. Da poche settimane, e fino all’approvazione del bilancio 2015, Ugo Carpinelli è amministratore unico, ma fino a quest’anno, il Consiglio d’amministrazione della Centrale di Salerno è costato 136 mila euro annui: 49.810 euro per il presidente Carpinelli, 21.600 euro ciascuno per i consiglieri d’amministrazione Marcello Fasano, Michele Figliulo, Corrado Martinangelo e Mariano Mucio.
Per quanto riguarda le società e non totale partecipazione dell’amministrazione comunale di Salerno, la canzone è sempre la stessa. Non se la passano peggio, anzi forse sono quelli messi meglio, infatti, i due liquidatori della Siis (23,5% di quote): Ortensio De Feo e Giuseppe Giannella che, annualmente, intascano 40 mila euro lordi.Considerato che la Siis è in liquidazione già da due anni e che la situazione sembra essersi arenata già da diverso tempo, c’è da dire che probabilmente, fino alla revoca i due liquidatori, guadagneranno un bel po’ di euro.
Cst sistemi sud, con sede a Capaccio. Qui il Comune detiene il 19,21% delle quote. Il presidente del Centro sistemi territoriali è Luigi Carrano che percepisce 21 mila euro cui si accompagna una indennità di risultato di 3.513 euro; il vicepresidente Carmine Santangelo guadagna uno stipendio lordo di 18 mila euro più l’indennità di tremila euro, mentre il consigliere Gianluca Fimiani si “ferma” a 16 mila euro con 2.500 euro di indennità.
Insomma, sicuramente rispetto ai loro dipendenti, a più riprese boccheggianti causa stipendi che non arrivano, amministratori, presidenti e consiglieri non se la passano male. Per loro i soldi ci sono sempre.