Un Museo dell’Erotismo pure a Salerno - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Un Museo dell’Erotismo pure a Salerno

Potrebbe nascere anche a Salerno il “Museo dell’Erotismo” dedicato alla sessualità in tutte le sue espressività artistiche: pittura, scultura, grafica, poesia, umorismo, cinematografia e oggettistica. E’ il sogno del dottor Domenico Trotta, specialista in andrologia, direttore dell’Isa (Istituto Italiano di Sessoanalisi), che ha la sua sede in Via Talarico 5, a Torrione, dove è già possibile ammirare oltre 150 opere dedicate al mondo dell’erotismo in tutte le sue sfaccettature. «Il sesso interessa tutti, anche se molti hanno un po’ di difficoltà a parlarne» spiega il dottor Trotta. «C’è un lato chiaro del sesso, che è l’amore, ma anche un lato oscuro che è l’aggressività. Entrambi possono coesistere con equilibrio, ma anche senza equilibrio. L’aggressività del sesso può essere letta in positivo o in negativo, dipende dalla sua forza». Il dottor Trotta sta raccogliendo nel suo centro, tante nuove opere in attesa di organizzare una grande mostra (la prima forse a Pontecagnano, nel museo dell’ex tabacchificio). «Ho sempre raccolto immagini per le quali ho sviluppato una grande passione» racconta Trotta.
«Spesso le utilizzo nei convegni e nelle mie lezioni divulgative-scientifiche. Nella mia frequentazione di artisti, ho notato che non producono tanta attività erotica e molti, se la producono, la tengono nascosta. Ad esempio non tutti sanno che Matisse ha fatto arte erotica». Il dottor Trotta sostiene che la sessualità è un aspetto dell’umano e che bisogna stare attenti ai parametri di tipo morale: «Alcuni parametri della sessualità sono criticabili e il concetto di moralità va tenuto presente. anche se è in continua evoluzione. Basti pensare agli omosessuali che prima erano considerati dei devianti da mettere da parte o da evitare a tutti costi, mentre oggi l’omosessualità non è più considerata una malattia, anzi, anche i transessuali transgender sono sempre più accettati». Nell’ambito dell’Istituto Italiano di Sessoanalisi che dirige, il dottor Trotta, ha pensato di raccogliere queste opere erotiche, archiviarle, gestirle sul web, fare un catalogo e delle mostre: «Oltre a quella permanente del centro, saranno organizzate delle mostre negli spazi museali della città, ma anche in città come Roma o Milano». Il rapporto tra erotismo e arte è antico: «Le manifestazioni dell’arte nel sesso nascono già dalla preistoria» racconta Trotta che ha studiato la sessualità nelle opere di Pompei, raccolte nel Museo Archeologico di Napoli, e l’ha cercata anche nelle ceramiche e nelle opere degli artisti della Costiera Amalfitana: «Ho trovato quelle del maestro Franco Raimondi, dei fratelli Pasquale e Lucio Liguori e di Sergio Scognamiglio che sono straordinarie». Tante le opere esposte nel centro Isa: quella del maestro Gaetano Rispoli, che richiamandosi alle note vicende berlusconiane ha dipinto un ironico “Bunga Bunga”: «Un acrilico su tela con due figure nere, su uno sfondo rosso pervaso dalla voglia di consumare sesso, nel bene e nel male» spiega Trotta; di Lorenzo Cleffi,  presente con “Masconilità classica”: «Un Bronzo di Riace che rappresenta la mascolinità archetipica, quella che è nel sogno non solo di molti uomini, che ad essa fanno riferimento, ma anche di  molte donne, che vorrebbero un uomo che abbia tali caratteristiche»; di Antonio Coppola, “Ansia Sessuale; di Laura Bruno, con la sua sensuale “ Donna e Piacere Sessuale”; dell’architetto Marco Petillo, che ha dipinto “L’uomo gallo tra le donne”; di Amalfy Fuenmayor, “Fusione Amorosa”; di Giovanni Canton, con “Amore in Bicicletta”; di Cosimo Budetta, con “Regina d’Amore”; di Torretta, Roberto, e tanti altri. «Il tema della sessualità può essere espresso in modi diversi. Il sesso è un bisogno istintuale che abbiamo tutti. Una mostra sull’erotismo permette di parlare del sesso e liberarsi un po’ dai suoi tabù. Dietro la sessualità si nascondono bisogni tutti umani: valorizzare se stesso, la volontà di entrare in relazione con l’altra persona, sia esso uomo o donna, e poi ci sono strutturazioni e percorsi erotici in cui qualcuno è più facilitato e qualche altro meno. Nella mostra che organizzeremo oltre alle opere d’arte, saranno proiettati documenti scientifici e storici, per dare una visione totale del sesso, dell’erotismo, anche dal punto di vista storico, culturale e scientifico».